Insegnante minacciata da un alunno: scatta il risarcimento danni
Tribunale di Sondrio – Sentenza n. 63/2021 (giudice Minervini)
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Per quanto riguarda il minore che frequenta una scuola, compito del genitore è quello di svolgere vigilanza sul comportamento e un’adeguata educazione sulla civile convivenza con il prossimo. I danni provocati a causa dei comportamenti indisciplinati e irresponsabili del minore sono, quindi, da attribuire ai genitore.
È quanto ha precisato il Tribunale di Sondrio con sentenza n. 63/2021, nella quale si è confermato il risarcimento danni chiesto da un’insegnante vittima di comportamenti minacciosi e violenti da parte di un alunno.
La prospettiva di un risarcimento danni non è solo una riparazione per quanto subito, ma un forma di educazione per genitori e minore:
- il genitore si sentirà più in dovere di impartire al figlio una buona educazione, così da comprendere fino in fondo il disvalore insito in certi comportamenti;
- il minore, invece, si rende conto di come le proprie azioni si riflettano sui genitori quando chiamati a rispondere per i danni provocati.
Tale linea di giudizio ha portato alla condanna dei genitori a un risarcimento di 18.500 euro, di cui 4.000 di spese legali.