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3 novità di Facebook che ogni professionista dovrebbe tenere a mente

Dalla sua nascita, nel lontano 2004, il social network per eccellenza ha fatto dei notevoli passi avanti. È passato da essere da una semplice rete personale a una rete personale e professionale, dando possibilità a professionisti di qualsiasi settore di creare gruppi e pagine per affermare la loro presenza online e non rimanere indifferenti ai cambiamenti.
Prendiamo nel caso specifico gli avvocati. Sono dei professionisti molto tradizionalisti e, a volte, poco aperti al cambiamento. Il problema sostanziale degli strumenti online a disposizione, è che i risultati positivi non sono visibili nel breve termine e questo potrebbe far pensare al professionista legale che sta perdendo tempo utilizzando uno strumento non adatto al risultato prospettato. Questo, a volte, deriva dalla scelta di social non idonei all’obiettivo prefissato mentre, molte volte, dal fatto di non conoscere il mondo online come si dovrebbe. Per questo è sempre meglio affidarsi a piattaforme web dedicate che potranno aiutarvi a migliorare la vostra presenza online.
Specificato ciò, per i professionisti che stanno capendo il valore dei social e di quanto sia importante avere un’immagine solida online, ci sono 3 novità introdotte negli ultimi tempi da Facebook da tenere a mente:

  • non mettere “mi piace” a pagine poco professionali. Il concetto di trasparenza tra le interazioni degli utenti amici è da sempre uno dei punti di interesse di Facebook. Sia con il profilo personale sia con una pagina professionale, si può mettere “mi piace” a dei contenuti postati da altri utenti, commentarli e condividerli. Purtroppo su Facebook, come su qualsiasi altro social, l’immagine che si dà, personale o professionale che sia, è quello che le persone penseranno di te, senza darti troppe seconde chance. Mettere “mi piace” a pagine sconvenienti e poco inerenti con quello che si sta facendo è decisamente contro produttivo. Le pagine con cui avrai interagito appariranno sulla Home degli utenti amici, quindi è sempre meglio farlo con pagine o persone che possano apportare visibilità a relazioni professionali che portino un beneficio concreto;
  • creare contenuti più lunghi. I contenuti condivisi su Facebook e sui social in generale, dovrebbero basarsi su tre aspetti fondamentali: qualità, maggiore durata e un numero inferiore di contenuti. Data la sovrabbondanza immotivata dei post pubblicati giornalmente, il 2018 è l’anno dei pochi contenuti, per evitare di intasare il Web con nozioni inutili, ma dando spazio a un commento più lungo, al fine di catturare l’attenzione del proprio pubblico su un solo post ma di qualità.

Ergo, pubblicare tante volte in un giorno affollando la propria pagina Facebook, non contribuirà ad accrescerne l’attività o a fidelizzare gli utenti. La maggior parte delle volte, questa tecnica, si traduce in una quantità enorme di contenuti, realizzati di fretta e in poco tempo, al solo fine di pubblicare qualcosa ma puntando su una comunicazione che risulterà vuota. Questo, porterà solo a utenti annoiati, che saranno spinti a togliere il mi piace dalla pagina, o smetteranno di seguirla;

  • maggiore protezione della community. Nonostante sempre maggiori utenti si stiano iscrivendo sui vari social e questi siano in continua espansione, non sono mancati i problemi interni che hanno messo a dura prova la credibilità del social network più amato del mondo. Episodi come fake news, cyberbullismo, incitazione all’odio, non sono stati perdonati dagli utenti, facendo così perdere la fiducia che i social si erano conquistati durante gli anni e portando colosso della rete a chiudere l’ultimo bilancio con un calo dello 0,2%. Il CEO di Fabebook, Mark Zuckerberg, ha promesso che a breve verranno introdotti cambiamenti per migliorare i contenuti diffusi dalla piattaforma. Uno di questi è stato annunciato già qualche giorno fa. La modifica dell’algoritmo di Facebook sarà incentrata a far comparire le notizie nelle bacheche degli utenti privilegiando quelli di amici e parenti, penalizzando tutte le altre attività.

Se già dialogare con il proprio pubblico su Facebook era arduo, ora sarà ancora più difficile, a meno che non ci si affidi a dei professionisti del settore online o a Facebook Ads per creare inserzioni a pagamento. La seconda scelta, se non si ha ben chiaro il proprio pubblico e a chi è diretto il messaggio, risulterà non produttiva.
Tutti questi cambiamenti, a cui è davvero difficile stare dietro se non si è un minimo aggiornati sulle nuove tendenze, possono rendere davvero difficile qualsiasi tipo di attività online.
Senza demoralizzarsi troppo, come già accennato in precedenza, ci sono molte piattaforme web legali che si occupano di prendersi cura anche degli avvocati più scettici.
Se già nel mondo offline la concorrenza si fa sempre più spietata, non essere presenti online non è certo una giusta scelta per vari motivi:

  • la maggior parte della popolazione si informa e ricerca contenuti attraverso il Web;
  • i social fanno parte ormai della vita quotidiana delle persone;
  • gli utenti condividono informazioni preziose ai quali un professionista non può rinunciare e non sempre riesce a carpire.

Concludendo, decidere di non essere presenti online, molte volte, vuol dire non esistere agli occhi degli utenti e quindi, di essere invisibili.

Arianna Ivana Patelli

 
Fonti

http://www.ninjamarketing.it/2017/12/05/dieci-comandamenti-consigli-pagina-facebook/
http://www.ninjamarketing.it/2017/12/14/contenuti-piu-lunghi-strategia-content-marketing-social/
http://www.ninjamarketing.it/2018/01/10/facebook-proteggere-community-nel-2018/
http://www.ninjamarketing.it/2018/01/12/facebook-cambia-algoritmo-amici-famiglia/

 

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