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Unico giudice specializzato e unico processo per la famiglia: svolta epocale per una migliore giustizia per le persone, i minorenni e le famiglie

Senato: commissione Giustizia approva la legge delega. L’Ass. CAMMINO, che da anni si batteva per la modifica, esulta per il passo decisivo verso una maggiore tutela dei diritti di soggetti vulnerabili quali sono i minori.

Roma, 13/09/2021 – La notizia dell’approvazione all’unanimità della legge delega sulla riforma della normativa processuale sulle controversie relative alle persone, ai minorenni e alla famiglia non può che far esultare coloro che, come la ASS. CAMMINO – Camera Nazionale degli avvocati per la persona le relazioni familiari e i minorenni, per anni hanno invocato tale svolta epocale, proponendo anche concrete indicazioni perché si attuasse.

«L’attuale stato di cose vede infatti la tutela di situazioni riguardanti persone, minorenni e famiglie, frammentata tra più giudici e processi. Situazione incomprensibile e inspiegabile a coloro che attendono giustizia in situazioni familiari difficili, talvolta ai limiti della vivibilità – afferma la Presidente di CAMMINO, avv. Maria Giovanna Ruo – e che non si capacitano della farraginosità di un sistema irragionevole che vede più giudici, in più processi doversi occuparsi di situazioni esistenziali di estrema delicatezza, come per es. quelle in cui vi è violenza familiare tanto più se sono coinvolti figli di età minore».

Tribunale ordinario, tribunale per i minorenni, ciascuno con una fetta di competenza, con regole processuali diverse e persino con giudici composti da professionalità diverse (il collegio del TM è composto anche di esperti di materie non giuridiche, ma necessarie per l’individuazione di the best interest of the child) che dovrebbero assicurare giustizia e garantire tutela in processi con riti diversi  i quali si diversificano ulteriormente se si tratta di famiglie fondate o meno sul matrimonio. Una “torre di babele”, un labirinto in cui si perdono spesso anche gli addetti ai lavori, con un intrecciarsi di provvedimenti anche contraddittori tra di loro.

Il tutto si traduce in spese insostenibili per i protagonisti più fragili economicamente e loro resa incondizionata a chi è più forte e prepotente: insomma può divenire giustizia negata per persone in condizioni di vulnerabilità, e comunque dilatazione di tempi che è insostenibile nei casi che riguardano minori e anche anziani. Si traduce anche in spese inutili e sprecate per l’erario che ben potrebbero essere indirizzate al potenziamento del sistema giustizia per assicurarne celerità che è anche sinonimo in questi procedimenti di efficacia.

«Questi i motivi per cui CAMMINO si è sempre spesa per ottenere un unico processo di famiglia, celere, non rigido – spiega la Presidente Ruo – ma garantista, soprattutto perché si ha a che fare con diritti fondamentali di persone in condizioni di vulnerabilità e in età evolutiva. Inoltre, abbiamo sempre sostenuto l’introduzione del “giudice unico” davanti al quale si concentrino tutte le competenze civili, e per il minorile anche penali, perchè vi deve essere continuità tra il processo penale minorile che ha a che fare con la (ri)educazione del minore e gli interventi di sostegno civili e amministrativi per suoi genitori».

Giudice Unico, prossimo e specializzato, dato che il processo di famiglia non guarda al passato, ma al futuro, per accertare non (solo) i torti e le ragioni, ma soprattutto assicurare le migliori relazioni possibili in funzione dell’interesse dei protagonisti, prima tra tutto i minori. 

CAMMINO è fiduciosa e si augura che l’iter legislativo giunga a compimento nel più breve tempo possibile, trattandosi di una legge delega che per il perfezionamento della normativa necessita ancora di tempi e passi importanti: «Ci lavoriamo da anni – conclude la Presidente Ruo – abbiamo sostenuto e partecipato attivamente ai vari progetti di legge che si sono succeduti per la soluzione di problemi che constatiamo tutti i giorni sui nostri tavoli di lavoro e che mortificano la domanda di giustizia di tante persone fragili. Siamo quindi felici oggi di questa approvazione, per i cittadini e la vita democratica del Paese, perché la giustizia in favore delle persone in condizioni di vulnerabilità non può che esserne asse portante».

Fonte
Cammino.org
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