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L’avvocato minaccia il cliente per la parcella: sospeso

Consiglio Nazionale Forense – sentenza n. 71/2022

Sospeso per due mesi dall’esercizio della professione l’avvocato che minaccia il cliente al fine di ottenere la parcella.
È quanto avallato dalla sentenza n. 71/2022 del CNF, confermando così la decisione presa dal Consiglio Distrettuale di disciplina.

L’avvocato in questione aveva preteso con aggressioni fisiche, verbali e minacce il pagamento di acconti in denaro e capi di abbigliamento per una parcella di 100.000 euro; il tutto senza redigere una qualsiasi documentazione fiscale. A quanto emerge dalla testimonianza della vittima, l’avvocato prelevava dal suo negozio di abbigliamento beni per 66mila euro e riceveva oltre 33mila euro in denaro.

Secondo quanto emerso, la condotta dell’avvocato lede il decoro, la probità e la correttezza. Per il CNF non conta che l’avvocato avesse diritto al compenso per l’attività professionale svolta, ma sono rilevanti le «modalità con cui l’avvocato ha ricevuto acconti sul proprio compenso e con cui ha chiesto il saldo del compenso».
La sospensione, quindi, è congrua alla condotta.

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