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La figlia lascia il lavoro per iscriversi all’università: le spetta il mantenimento

Corte di Cassazione – ordinanza n. 23318/2021, sez. Prima civile

Il padre deve mantenere la figlia maggiorenne che decide di riprendere gli studi universitari?
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 23318/2021, dice di sì.

Il caso

In seguito alla cessazione degli effetti civili del matrimonio, il tribunale locale aveva disposto l’obbligo per il padre di corrispondere un assegno di 600 euro mensili per il mantenimento della figlia (più la copertura dei 4/5 delle spese straordinarie). Decisione confermata in Corte d’Appello, la quale ha ricordato che l’obbligo di mantenimento dei figli non decade con la maggiore età ma con il raggiungimento dell’indipendenza economica. Nel caso in questione, la figlia aveva deciso di iscriversi all’università in seguito a un’esperienza lavorativa non soddisfacente. Motivo sufficiente, insieme alla verifica delle effettive condizioni economiche dei genitori, per confermare l’assegno di 600 euro.

Il ricorso in Cassazione

Il ricorso presentato si fonda su quanto segue: se la figlia percepiva uno stipendio di 1.200 euro, disponeva di un alloggio e non lavorava a tempo pieno, perché ha lasciato il lavoro? Non poteva mantenersi gli studi da sola?

I giudici hanno ritenuto la motivazione infondata. La giurisprudenza, infatti, è consolidata sul fatto che «il predetto obbligo non cessa immediatamente ed automaticamente per effetto del raggiungimento della maggiore età da parte del figlio, ma perdura finché non venga fornita la prova che quest’ultimo ha raggiunto l’indipendenza economica, ovvero è stato posto nelle concrete condizioni per potere essere economicamente autosufficiente, senza averne però tratto utile profitto per sua colpa o per sua scelta». Si deve sempre tenere conto di molti fattori, come le aspirazioni del figlio, l’età, l’impegno nella ricerca di un’occupazione e lo sviluppo delle competenze necessarie al raggiungimento dell’indipendenza economica.

Nel caso in questione, la figlia non aveva un’occupazione che rispondesse alle sue aspirazioni. Quindi, considerata la giovane età e la volontà di riprendere gli studi, si è confermato il mantenimento.

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Redazione interna sito web giuridica.net

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