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Cassazione: smartphone (e foto alla scheda) in cabina elettorale? 15mila euro di sanzione

Legge sulla segretezza del voto (art. 1 legge 96/2008): «Nelle consultazioni elettorali o referendarie è vietato introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini».
 
Col 4 marzo vicino, non fa male ricordare un particolare: chi porta uno smartphone in cabina elettorale e fotografa la scheda rischia una sanzione molto salata. Nessuna attenuante.
Così si è espressa la Cassazione, con sentenza 9400/2018, a conferma della già avvenuta condanna in Corte d’Appello, la quale aveva comunque tramutato la pena detentiva in pecuniaria per violazione della legge di cui sopra.
Nel caso in questione, l’avvocato si è appellato alla non consumazione del fatto dal parte del “fotografo”. Suo il parere secondo il quale il presidente del seggio, al momento della consegna della scheda elettorale, non avrebbe provveduto a prevenire il reato con l’invito a non portare in cabina elettorale qualsiasi tipo di dispositivo atto a produzione e riproduzione di immagini. L’imputato, inoltre, ha tentato di chiedere la non punibilità per tenuità del fatto (art. 131-bis). I giudici non sono stati d’accordo, e hanno imposto all’imputato una sanzione di 15mila euro.

La Cassazione ha specificato che il presidente di seggio è sì tenuto a ricordare il divieto agli elettori, ma che non è prevista alcuna conseguenza penale nel caso di sua mancanza. Il divieto, comunque, rimane valido, e la sola violazione basta per far scattare il reato. L’imputato si era anche spinto più in là, fotografando il suo voto, «attuando il pericolo che il precetto penale intende scongiurare». Tutto ciò, quindi, non può essere considerato di particolare tenuità.

Un consiglio: non lasciamoci tentare da inviti più o meno leciti in segno di una maggiore trasparenza dell’azione elettorale. Il voto, il più sacrosanto dei diritti/doveri in un sistema democratico, ha le sue regole che ogni cittadino è tenuto a rispettare.
Per una volta lasciamo perdere la frenesia social che ha investito le nostre vite. Andiamo a votare, poi potremo discuterne quanto si vuole.
 

Fonte: IlSole24Ore
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emanuelesecco

Dottore in Editoria e Giornalismo. Appassionato di scrittura, editoria (elettronica e digitale), social media, musica, cinema e libri. Viaggio il più possibile, ma Budapest è sempre nel cuore.

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