Diritto di famigliaNews giuridiche

Cassazione: confermata l’eliminazione del criterio del tenore di vita

L’ordinanza di Cassazione n. 38928/2021 ha confermato il principio secondo cui l’assegno divorzile può essere riconosciuto al richiedente nel caso questo vada a compensare l’apporto personale dato alla famiglia con rinuncia a occasioni di reddito e lavoro (cfr. Cassazione, sent. 18287/2018).

Il caso in questione, nello specifico, parte da una erronea valutazione della Corte d’Appello di Venezia, la quale non aveva tenuto conto del nuovo e consolidato orientamento in materia.

L’orientamento

Già con la sentenza n. 115904/2017, i giudici di Cassazione avevano stabilito che il diritto al mantenimento nel divorzio ha come unica funzione quella di compensare la mancanza di autosufficienza economica del coniuge richiedente. In questo modo si era ritenuto di non tenere più conto del tenore di vita durante il matrimonio, in quanto non in pari con i mutamenti socio-economici.

La conferma arrivò con la sentenza n. 18287/2018 delle Sezioni Unite, la quale sancì l’abbandono del criterio del tenore di vita e riconoscendo il diritto all’assegno solo quando:

  1. il coniuge non sia economicamente autosufficiente;
  2. il coniuge abbia rinunciato a occupazioni lavorative e sviluppo di carriera in favore della famiglia.

Si specificò, inoltre, che l’onere della prova spetta al coniuge richiedente.

L’eventuale revisione o modifica dell’assegno può essere richiesta solo nel caso in cui siano variate le circostanze di fatto che avevano portato alla sua quantificazione; e questa condizione è necessaria anche per i procedimenti volti a modificare l’assegno in luce di eventuali variazioni della giurisprudenza in merito.

itf dispositivi demo
Rimani sempre aggiornato sui nostri articoli e prodotti
Mostra altro

staff

Redazione interna sito web giuridica.net

Articoli correlati

Lascia un commento

Back to top button