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Animali in volo

Il sito airlineratings.com ha recentemente emesso la lista delle compagnie aeree più sicure per viaggiare nel 2018. Alle prime cinque posizioni, in ordine decrescente, abbiamo:

  1. Air New Zealand
  2. Qantas
  3. Singapore Airlines
  4. Virgin
  5. Etihad Airways.

Tenendo conto che non esiste una regolamentazione uniforme per ciò che concerne l’imbarco di un animale domestico, analizziamo ora la normativa di riferimento:

  1. l’Air New Zealand consente l’accesso non solo a cani e gatti ma anche agli uccellini domestici. Con una discutibile affermazione essi sono considerati letteralmente, a fini fiscali, «pezzi del bagaglio» mentre il peso delinea il confine tra solitudine e compagnia: fino a 14 kg possono viaggiare nello stesso container con razze compatibili mentre sopra i 14 kg si consuma il loro isolamento. Viste le dimensioni del container, tuttavia, saranno sicuramente più comodi della maggior parte dei passeggeri Ryanair;
  2. nella compagnia aerea Qantas gli animali non sono ammessi alla cabina, salvo gli animali di servizio che assistono le persone disabili. Nella stiva invece sono accolti tutti gli animali; fuori dal territorio australiano tuttavia possono volare solo quelli considerati merci;
  3. nella Singapore Airlines ci sono regole più articolate concernenti il container in cui gli animali possono volare in stiva, con tanto di immagini illustrative che hanno come unico risultato quello di suscitare inquietudine. Il sedile Ryanair diventa improvvisamente invitante;
  4. la Virgin è più retorica rispetto alle altre, con un profluvio di empatia nei confronti dei nostri animali, smentito poi dai container scomodi e stretti a cui sono destinati; gli va dato atto di avere il buon gusto di non mettere illustrazioni e di lasciare spazio all’immaginazione;
  5. l’Etihad infine si smentisce, dicendo di aver particolarmente a cuore le sorti dei nostri animali e di porli conseguentemente nella stiva. Il senso sfugge, così come sfugge la dettagliata previsione di accogliere falchi in cabina.

Sembra sensato, alla luce di questa breve indagine, evitare i viaggi aerei agli animali domestici, senza dimenticare che le morti e le perdite sono molto frequenti e non risarcite.

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Michel Simion

Dottore in Giurisprudenza, Università degli Studi di Verona. Tesi in diritto costituzionale giapponese, appassionato di letteratura asiatica.

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