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Corte Costituzionale: blocco degli sfratti per morosità non tollerabile oltre il 31 dicembre 2021

Corte Costituzionale – sentenza n. 213/2021

Il blocco degli sfratti per morosità disposto per la pandemia da COVID-19 sarà legittimo non oltre il 31 dicembre. Se dovesse andare oltre, si sarebbe superato «il limite massimo di tollerabilità, pur considerando la sua funzione sociale (art. 42, comma II, Costituzione)».

Questo è il verdetto emesso dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 213/2021 nei confronti delle proroghe (dal 1° gennaio al 30 giugno 2021 la prima, e dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 la seconda) in tema di sospensione dell’esecuzione di alcuni provvedimenti di rilascio di immobili.

Infondate, quindi, le censure sollevate dai Tribunali di Trieste e Savona sull’art. 13, comma XIII, del d.l. n. 183 del  21 dicembre 2020 (milleproroghe), e sull’art. 40-quater del d.l. n. 41 dl 22 marzo 2021 (sostegni). Infatti, con le proroghe successive alla sospensione generalizzata il legislatore aveva operato «un progressivo e ragionevole aggiustamento del bilanciamento degli interessi e dei diritti in gioco». Tuttavia la Corte ha sottolineato il carattere temporaneo delle misure, ricordando per queste l’impossibilità di essere prorogate oltre la scadenza del 31/12/2021.

Nel caso in cui l’emergenza pandemica dovesse perpetrarsi ulteriormente, il legislatore dovrà adottare misure diverse da quella già in atto sempre considerando «un bilanciamento adeguato dei valori costituzionalmente rilevanti che vengono in gioco».

Fonte
Corte Costituzionale

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