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Affidamento paritetico e mantenimento diretto del minore: il caso della Corte d’Appello di Perugia

Corte d'Appello di Perugia – sentenza n. 479/2021

L’affidamento paritetico del figlio in nome di una ritrovata serenità da parte dello stesso deve essere accompagnato dal mantenimento diretto di entrambi i genitori.

Questa la decisione presa dalla Corte d’Appello di Perugia con sentenza n. 479/2021, conferma di quanto già stabilito in primo grado.

Affidamento paritetico

Il giudice d’appello ha rigettato il ricorso presentato dalla madre, la quale aveva presentato reclamo per la decisione presa dal tribunale locale. Stabiliti, quindi, tempi uguali di convivenza con entrambi i genitori in nome del ritrovamento di un’armonia per il minore in seguito alla separazione. Nessun motivo per diminuire i tempi di permanenza con il padre, quindi, tenendo conto che le prove fornite dalla madre e riguardanti un presunto disinteresse da parte dello stesso sono prive di riscontri.

L’assegno di mantenimento

Considerati i redditi pressoché identici dei genitori, il giudice non ha previsto alcun assegno di mantenimento. Entrambi i genitori, durante il periodo di permanenza del minore presso di sé, devono quindi provvedere direttamente alle esigenze del figlio senza versare all’altro alcun tipo di assegno.

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