Vuoi una casa per la serie tv Gomorra? Basta un pizzo…
La villa in questione apparteneva a Francesco Gallo, il quale dal carcere pretese il pagamento dell’affitto (chiamiamolo pure pizzo) per l’utilizzo della sua abitazione già sotto sequestro da parte delle forze dell’ordine. I 5.000 euro incriminati sarebbero stati consegnati direttamente nelle mani di Raffaele zi’ Filuccio Gallo (padre di Francesco).
Il giudice monocratico del Tribunale di Torre Annunziata ha ritenuto giusto indagare sulle testimonianze rilasciate da tre manager della società cinematografica, provando che la produzione non poteva non sapere della tipologia di pagamento in atto. A causa di ciò, per sospetta falsa testimonianza, gli atti verranno ritrasmessi in Procura per Maurizio Tini, Riccardo Tozzi (amministratore delegato di Cattleya) e Giovanni Stabilini.
Assolto, in quanto per lui il fatto non sussiste, Gianluca Arcopinto.