Un disegno di legge per i nuovi parametri di calcolo dell'assegno divorzile

Firmato dalla deputata Pd Alessia Morani un disegno di legge per fissare i principi espressi dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione in tema di calcolo dell’assegno divorzile. Già votata in commissione giustizia dalla XVII legislatura, la proposta consta di due articoli che confermano quanto già espresso dalla Cassazione nella sentenza 18287 dell’11 luglio 2018.
Art.1
Si conferisce all’assegno una funzione compensatrice per quanto riguarda un’eventuale disparità in termini economici determinabile dopo la fine dell’unione. Il calcolo viene influito da più varianti:

Viene anche stabilito che non si avrà più diritto all’assegno in caso di nuove nozze, unione civile o stabile convivenza con altro partner. Una perdita di irreversibilità che, in questo modo, non incide in alcun modo con la fine del nuovo legame sentimentale.
Art. 2
Si specifica che le norme descritte nell’art. 1 verranno applicate anche «ai procedimenti per lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio in corso alla data di entrata in vigore della presente legge».
Tra i prossimi progetti, visti come un aggiornamento di una normativa rimasta ferma per troppo tempo, come dichiarato dalla deputata Alessia Morali, vi è anche «un progetto di legge sul divorzio diretto, per tagliare ulteriormente i tempi anche rispetto al divorzio breve». L’intenzione, quindi, è quella di «dare dignità di legge anche ai patti prematrimoniali, dei quali ormai tengono conto anche i giudici, per prevenire il contenzioso».
Un ultima modifica su cui ci sarebbe da discutere, conclude la Morali, è quella sui patti successori.

Leggi il disegno di legge

 

Fonte: IlSole24Ore