Stupro di gruppo: la giovane età degli imputati è un’attenuante generica?

Corte di Cassazione – sentenza n. 15659/2022, sez. Terza Penale

La giovane età può rientrare nelle attenuanti generiche art. 62 bis c.p. nel caso di uno stupro di gruppo?

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 15659/2022, afferma che la giovane età può essere considerata un’attenuante solo nel caso in cui questa dovesse pregiudicare la maturità del soggetto e la sua capacità di valutare la propria condotta. La colpevolezza degli imputati, infatti, è emersa in modo incontestabile, favorita anche da versioni contraddittorie il cui unico punto in comune era accusare la vittima di aver fornito una versione dei fatti calunniosa.

Accolto, quindi, il ricorso del Procuratore Generale, il quale contestava la concessione delle attenuanti a un gruppo di giovani responsabili di violenza sessuale di gruppo.

Il caso

I sei imputati in questione venivano ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo ai danni di una cittadina britannica dopo aver somministrato alla stessa sostanze stupefacenti. La Corte d’Appello, però, riduceva la pena detentiva riconoscendo le attenuanti generiche.

Il ricorso

I sei imputati presentano i rispettivi ricorsi in Cassazione, e la stessa cosa ha fatto il Procuratore Generale lamentando però la violazione dell’art. 62 bis c.p. sulle attenuanti generiche. Secondo il Procuratore, la Corte d’Appello, basandosi sulle sole giovane età e assenza di precedenti penali, non ha preso in dovuta considerazione la gravità del fatto e delle personalità coinvolte; fatto desumibile dalle divergenze presenti nelle testimonianze. In questo caso, quindi, le attenuanti non si possono applicare perché non c’è presenza di elementi positivi che ne giustifichino la concessione; e, ovviamente, queste non possono essere una concessione benevola.

Il giudizio di Cassazione

Prima di tutto, e vista la mole di prove esaminate, la Corte chiarisce che la colpevolezza degli imputati è incontestabile.

Il ricorso del Procuratore, in secondo luogo, è fondato: il riferimento all’attenuante sulla giovane età usata dalla Corte d’Appello è generico. I giudici ricordano che l’attenuante in oggetto vale quando svolge «un’effettiva incidenza ed abbia uno specifico rilievo nella condotta criminosa ed è, quindi, necessario che il giudice accerti che la condizione giovanile abbia influito sulla personalità del soggetto, determinandone una non completa maturità e capacità di valutare il proprio comportamento secondo le norme del buon vivere civile».