Solvit: ovvero, come ti risolvo il caso

Un servizio online gratuito per aiutare imprese e cittadini europei a trovare un rimedio in caso l’amministrazione di un altro Paese non applichi correttamente le norme comunitarie. Questo è Solvit, rete “informale” nata 15 anni fa e a cui ci si può rivolgere prima di avviare un procedimento giudiziario.
Per ogni istanza presentata, Solvit si divide in due: il centro dal quale si invia la richiesta (home center) e uno appartenente al Paese preso in causa (lead center). Una volta segnalato il problema, come riportato sul sito, l’home centre si occuperà di:

Durante la procedura l’home center provvederà a informare sull’andamento del caso, il quale dovrà essere accettato o meno entro una settimana. L’obiettivo finale è risolvere il tutto entro 10 settimane dall’accettazione del caso da parte della sede Solvit competente.
I casi in cui Solvit può intervenire sono i seguenti:

Quelli in cui Solvit può essere d’aiuto sono:

I casi in cui Solvit, invece, non può essere d’aiuto sono:

A livello europeo, nel solo 2016 i casi trattati sono in totale 2.414, dei quali il 62,4 % riguardano la sicurezza sociale, il 19 % la libera circolazione delle persone e il 6,5 % in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali.
Per quanto riguarda il nostro Paese, una piccola nota di merito. A detto della Commissione UE, Solvit è un caso di eccellenza in Italia, con il maggior numero di casi trattati (293) e il 95 % di casi risolti (al di sopra di una media europea che si aggira attorno all’89 %).
Queste sono le iniziative e le opere che aiutano l’Europa ad avere un immagine positiva e concreta agli occhi del cittadino. Tuttavia, la rete è ancora scarsamente conosciuta. Un vero peccato.