Corte d'Appello di Roma: si tolga il sistema tutor dalle autostrade

La Corte d’Appello di Roma ha stabilito che il sistema tutor, utilizzato da Autostrade Italiane per identificare le violazioni dei limiti di velocità, dovrà essere rimosso. Nella sentenza depositata nella giornata di ieri (10 marzo) si legge che i dispositivi utilizzati sarebbero frutto di una violazione del brevetto appartenente alla società fiorentina Craft, la quale ha ritenuto giusto fare causa già nel 2006. Oltre alla rimozione del sistema, si legge, la società Austostrade è stata anche condannata a pagare 500 euro per ogni giorno di ritardo dalla messa in opera del giudizio.
Autostrade Italiane ha annunciato che provvederà alla rimozione del sistema entro tre settimane sostituendolo con uno nuovo. Nel frattempo, però, appare chiara l’intenzione di ricorrere in Cassazione, visto che le sue ragioni «sono state riconosciute fondate da 4 precedenti sentenze di merito in tutti i gradi di giudizio». Gli attuali tutor, intanto, rimarranno attivi nonostante l’obbligo di pagamento della penale stabilita.
Un’interessante indiscrezione arriva da Repubblica Firenze. Avendo potuto visionare la la sentenza depositata, il quotidiano riporta: «La Corte d’appello non ha riconosciuto il diritto della Craft al risarcimento ma la piccola azienda toscana potrà chiedere ad Autostrade di comprare il brevetto». Autostrade ha confermato la volontà di non voler procedere con l’acquisto del brevetto, ma solo di voler sostituire i dispositivi attualmente in uso.
 

Fonti
IlPost
Ansa.it