Genitori separati e l’ora di religione

E se i genitori non riescono a trovare un accordo sulla partecipazione o meno del proprio figlio all’ora di religione, chi sarà a decidere per loro?

Colui che deciderà sarà il figlio stesso secondo la sua volontà.

Contenuto della sentenza

La Corte di Cassazione italiana ha ribadito che il giudice, in caso di disaccordo tra genitori separati riguardo alla partecipazione del figlio all’ora di religione, deve decidere in base al superiore interesse del minore. Inoltre, la Corte ha precisato che l’ora di religione non è più riconducibile ad un credo specifico, ma ad un momento di incontro e confronto spirituale e multiculturale. La Cassazione ha inoltre criticato una decisione della Corte d’appello di Venezia che aveva ritenuto di lasciare la scelta alla madre sulla base del fatto che la figlia, a causa della giovane età, non fosse ancora in grado di esprimere una posizione autonoma. La Cassazione ha invece sottolineato che la responsabilità genitoriale deve essere esercitata da entrambi i genitori e che il giudice, come soggetto super partes, deve ingerirsi nella vita privata della famiglia solo in caso di disaccordo tra i genitori. La decisione del giudice deve essere basata sul principio del preminente interesse del minore a una crescita sana ed equilibrata, e può comportare anche la restrizione dei diritti individuali di libertà religiosa dei genitori.