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Il Web: opportunità e sfide per gli avvocati

Negli ultimi anni, il Web è stato il canale principale per costruire relazioni professionali e trovare un lavoro. Più in generale, permette una molteplicità di azioni per relazionarsi con il proprio pubblico desiderato, dando la possibilità di partecipare a forum online, effettuare ricerche, consultare elenchi di lavoro, scambiare consigli e relazionarsi sia con altri professionisti con cui condividere idee, esperienze ed opinioni, sia con i propri clienti.
Il Web è sostanzialmente una risorsa imprescindibile che aiuta a migliorare l’immagine professionale, la visibilità e, se usato con le giuste precauzioni, anche la reputazione.
È determinante nel creare una rete di imprese e di relazioni umane, permettendo di costruire e rendere visibile il proprio marchio professionale e al contempo di gestire la propria carriera.
Per gli avvocati che si interfacciano con questo nuovo mondo, la rete è la nuova realtà su cui operare.
Attraverso il Web l’avvocato diventa un avvocato digitale che deve essere in grado di gestire le aspettative: per esempio, molti professionisti sono convinti che gli sforzi profusi sui social media possano portare nell’immediato a sviluppare e a mantenere una nuova clientela. In realtà i social non sono strumenti per aumentare la clientela, o almeno non solo. Piuttosto, un abile professionista deve saper utilizzare nella maniera più intelligente possibile le risorse messe a disposizione dal Web. Pertanto, sarà necessario convergere ogni sforzo verso la creazione di due elementi imprescindibili: il riconoscimento e la credibilità del proprio nome. Questo, sta a significare che il Web è il luogo adatto per quelle relazioni umane, con professionisti del settore e non, che serviranno a rappresentare in maniera essenziale la professione dell’avvocato digitale.
Con l’avvento dei social media, poi, si è assistito ad un mutamento ancor più profondo delle logiche del Web stesso. Il fattore social è cresciuto in maniera esponenziale sino a diventare una risorsa non solo imprescindibile, ma anche efficace nello sviluppo delle attività lavorative, soprattutto per un professionista. Dalla sua affermazione ogni social ha trovato la sua identità e ad oggi ognuno di questi deve essere usato in un modo differente rispetto agli altri, pena la sua inefficacia.
L’utilizzo dei social come Facebook, Twitter o LinkedIn può richiedere tempo e fatica, ma al contempo può rivelarsi una strategia vincente da un punto di vista professionale e una grande opportunità per accrescere e sviluppare il proprio business e la propria rete di contatti. Nonostante ciò, una parte di professionisti del settore, ancorata ai vecchi sistemi, si dimostra spesso restia ai cambiamenti e focalizzata soltanto sui rischi potenziali.
È necessario tuttavia comprendere che la situazione generale sta cambiando velocemente e che, per sfruttare nel miglior modo la rete, occorre una decisa inversione di marcia.
La presenza sui social media, la creazione di un sito web e di un blog professionale, sono diventati componenti primarie al giorno d’oggi. Sarebbe importante per gli avvocati e professionisti del settore legale, un mutamento propenso alla presenza non solo offline ma anche online. Saper sfruttare nel miglior modo possibile uno degli strumenti più dinamici a disposizione, i social media, può essere la chiave di svolta per il proprio business. Esserne contrari, non è un’opzione da contemplare per un avvocato che vuole emergere, soprattutto perché si troverà a dover rincorrere la concorrenza, in un inseguimento spesso infinito e inutilmente sfiancante.
I principali social media contano milioni di utenti, eppure una parte del settore legale ha deciso di evitarli quando è lì che si possono scovare nuovi clienti e fidelizzare quelli che già si hanno.
L’ideale, per ogni professionista che si rispetti, sarebbe partire da un profilo LinkedIn e aggiornarlo con notizie relative al proprio studio e alle novità normative del settore legale in cui si opera. LinkedIn permette di creare una rete di contatti e di implementarla nel tempo.
Al contempo sarebbe opportuno utilizzare Twitter per quei concetti brevi ma densi di significato. L’utilità dell’essere conciso permette di dar sfogo, anche attraverso l’uso dell’hashtag, a una call-to-action fatta di poche parole ma efficaci.
Facebook è il luogo ideale per dare informazioni della propria attività legale rivolgendosi più che ad un pubblico di professionisti alle innumerevoli persone che hanno un problema legale e non capiscono molto del mondo giuridico. Qui le pubblicazioni e le interazioni dovranno essere chiare e semplici, volte ad invogliare il lettore a tornare sulla propria pagina Facebook.
La mancanza di tempo e di capacità tecnologica non possono essere utilizzate come scuse, poiché come prima ci si affidava a persone capaci che curavano il proprio business, come le agenzie pubblicitarie e di relazioni pubbliche, oggi nascono nuovi professionisti con lo scopo di migliorare la presenza online dei professionisti di ogni settore, anche quello più arduo come quello legale. Piattaforme web dedicate possono prendersi cura dell’avvocato in questione, occupandosi della sua presenza online e del filtrare i clienti rispetto alla sua specializzazione senza fagli perdere tempo prezioso.

Valerio Andalò

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