Separazione coniugi: profilo Facebook è prova per determinare il tenore di vita

Il contenuto di un profilo Facebook può essere ritenuto prova per la determinazione dell’assegno di mantenimento per il figlio in caso di separazione?

È quanto si evince dalla sentenza n. 504/2020 del Tribunale di Rovigo, in oggetto di separazione personale dei coniugi.

Nel caso in questione, parte resistente aveva provveduto in maniera discontinua al mantenimento del figlio lamentando di non avere un’occupazione lavorativa stabile e di vivere “alla giornata”; come anche precisato durante l’udienza preliminare. Tuttavia, la condizione economica presentata non corrisponde alla realtà dei fatti.

Secondo i verbali della Guardia di Finanza depositati, negli ultimi cinque anni parte resistente non ha presentato alcuna dichiarazione dei redditi e risulta irreperibile all’anagrafe. Oltre a essere detentore della società J. s.r.l. (azienda che svolge la medesima attività precedentemente esercitata dal resistente come imprenditore individuale), il resistente risulta essere proprietario di due moto veicoli, nonché intestatario di due contratti assicurativi in copertura di veicoli terrestri e marittimi. La prova di ciò è anche il profilo Facebook intestato, in cui «compaiono numerose fotografie che lo ritraggono a bordo di imbarcazioni di diporto insieme alla sua convivente, S.C., titolare della quota del 99% di J. s.r.l., e alla guida dell’autovettura H.H. intestata alla C. sino al 6-10-2019, nonché dell’autoveicolo S.S., intestato ad un terzo ma appartenuto al F. dal 2008 al 2009».

Il materiale appena menzionato viene ritenuto prova che «il resistente goda di un tenore di vita incompatibile con la situazione di precarietà di cui ha affermato di versare e che egli sia pertanto in grado di contribuire al mantenimento del figlio».