News giuridiche

Infortuni sul lavoro: responsabilità del datore e onere probatorio del danneggiato

Civile

Infortuni sul lavoro: responsabilità del datore e onere probatorio del danneggiato

In tema di responsabilità del datore di lavoro per violazione delle disposizioni dell’art. 2087 c.c., la parte che subisce l’inadempimento non deve dimostrare la colpa dell’altra parte -dato che, ai sensi dell’art. 1218 c.c., è il debitore-datore di lavoro che deve provare che l’impossibilità della prestazione o la non esatta esecuzione della stessa o comunque il pregiudizio che colpisce la controparte derivano da causa a lui non imputabile- ma è comunque soggetta all’onere di allegare e dimostrare l’esistenza del fatto materiale ed anche le regole di condotta che assume essere state violate, provando che l’asserito debitore ha posto in essere un comportamento contrario o alle clausole contrattuali che disciplinano il rapporto o a norme inderogabili di legge o alle regole generali di correttezza e buona fede o alle misure che, nell’esercizio dell’impresa, debbono essere adottate per tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. (Cass. Civ., Sez. lavoro, 21 maggio 2015, n. 10465)

Divorzio breve: le regole del Tribunale di Milano sui criteri di assegnazione del fascicolo

Con un giorno di anticipo rispetto alla data di entrata in vigore del divorzio breve (26 maggio 2015), la sezione nona del Tribunale di Milano adotta una delibera (Del. 25 maggio 2015) con cui adotta e rende noti i criteri di riparto interno degli affari prevedendo che, nel caso in cui la domanda di divorzio sia presentata allorché ancora penda il procedimento di separazione giudiziale, il fascicolo sia assegnato al medesimo giudice. (Trib. di Milano, Sez. IX, Del. 25 maggio 2015)

Penale

Versamento di ritenute: il dolo sussiste anche in caso di omissioni episodiche e modeste?

Con Sent. n. 20571 del 2015, la Suprema Corte ha ribadito che non è compatibile con lo schema procedurale dell’art. 459 c.p.p. una sentenza di proscioglimento che, esprimendo un giudizio di verosimile insussistenza del dolo, tradisce l’assenza di certezze sul punto e disvela un giudizio di insufficienza probatoria che avrebbe dovuto comportare la restituzione degli atti al pubblico ministero. (Cass. Pen., Sez. III, 19 maggio 2015, n. 20571)

Evasione fiscale: non ne risponde l’ex amministratore ma solo chi presenta la dichiarazione?

Solo con la presentazione della dichiarazione si integra il reato di evasione fiscale: pertanto l’ex amministratore, se in quel momento non è più in carica, non può essere chiamato a risponderne. La Corte di Cassazione, con la Sent. n. 21025 del 2015, ha affermato che l’acquisizione e registrazione delle fatture fittizie nella contabilità della società, riconducibili al precedente amministratore, prodromiche rispetto al successivo impiego delle fatture nelle dichiarazioni fiscali, non sono idonee ad integrare alcuna responsabilità del medesimo per il reato di dichiarazione fraudolenta, neppure sotto il profilo del concorso col successivo amministratore subentratogli, sottoscrittore della dichiarazione fiscale indicando in essa le fatture emesse per operazioni inesistenti. (Cass. Pen., Sez. III, 21 maggio 2015, n. 21025)

Amministrativo

Avvalimento: garantisce la massima partecipazione alle gare pubbliche?

L’istituto dell’avvalimento, di derivazione comunitaria, è finalizzato a garantire la massima partecipazione alle gare pubbliche consentendo alle imprese, non munite dei requisiti partecipativi, di giovarsi delle capacità tecniche ed economico-finanziarie di altre imprese. Resta fermo l’onere del concorrente di dimostrare che l’impresa ausiliaria non si impegna semplicemente a prestare il requisito soggettivo richiesto, quale mero valore astratto, ma assume l’obbligazione di mettere a disposizione dell’impresa ausiliata, in relazione all’esecuzione dell’appalto, le proprie risorse e il proprio apparato organizzativo, in tutte le parti che giustificano l’attribuzione del requisito di qualità e quindi, a seconda dei casi, mezzi, personale, prassi e tutti gli altri elementi aziendali qualificanti, in relazione all’oggetto dell’appalto. (T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. IV, 23 aprile 2015, n. 1011)

Esclusione dalla gara per grave errore professionale

L’esclusione dalle gare pubbliche per inaffidabilità dell’impresa concorrente per grave negligenza e malafede commessa nel corso di esecuzione di precedenti contratti pubblici può essere pronunciata in termini di automaticità soltanto quando il comportamento di deplorevole trascuratezza e slealtà sia stato posto in essere in occasione di un pregresso rapporto negoziale intercorso con la stessa stazione appaltante che indice la gara. In caso contrario, il giudizio d’inaffidabilità professionale su un’impresa partecipante a una gara pubblica è subordinato alla preventiva motivata valutazione della stazione appaltante. Quanto stabilito dal Cons. di Stato 25 maggio 2015, n. 2589. (Cons. di Stato, Sez. IV, 25 maggio 2015, n. 2589)

In primo piano

Civile

Lite temeraria per chi cita giurisprudenza a sproposito e redige atti seriali?

Ricade nell’ambito di applicazione dell’art. 96 comma 3, c.p.c. l’aver basato l’intera impostazione processuale dell’azione civile sulla basa di una lettura errata di un precedente giurisprudenziale e per il resto affidando la difesa a deduzioni vaghe, introdotte con atto fatto sostanzialmente in serie rispetto a tanti procedimenti similari, all’unico scopo di ottenere una CTU che sopperisca al vuoto argomentativo dell’atto di citazione stesso, in una materia, come quella bancaria, estremamente tecnica e complessa e che, colpa anche la gravissima congiuntura economica che ha colpito famiglie e imprese, meriterebbe di essere trattata con diverso approccio processuale. (Trib. di Padova, Sez. II, 10 marzo 2015)

Patrocinio a spese dello Stato: rilevabile d’ufficio la prescrizione del compenso dell’avvocato?

Al compenso spettante al difensore della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato si applica la prescrizione presuntiva di cui all’art. 2956 cod. civ., prescrizione rilevabile d’ufficio dal giudice richiesto della liquidazione. (Trib. Milano, Sez. VI-3, Ord., 2 aprile 2015)

Penale

Omesso versamento IVA: responsabile il rappresentante fiscale in caso di società estera?

Sul rappresentante fiscale incombe l’obbligo di assolvere a tutti gli adempimenti previsti dalla normativa in materia di I.V.A. e in particolare al versamento dell’imposta; secondo la Sent. n. 21044 del 2015 della Corte di Cassazione è indubitabile, peraltro, che il reato è configurabile anche nei confronti del rappresentante fiscale per l’Italia di società estera, in quanto questi rappresenta l’unico interlocutore, sia pure in solido, per le obbligazioni fiscali e doganali. (Cass. Pen., Sez. III, 21 maggio 2015, n. 21044)

Utilizzabili le decisioni della Commissione tributaria per accertare in appello l’ammontare dell’evasione?

Secondo la Sent. n. 20397 del 2015 della Corte di cassazione, vi è connessione essenziale, che non viola il principio devolutivo dell’appello, tra la richiesta assolutoria formulata con l’atto di impugnazione per il delitto di dichiarazione fraudolenta di cui all’art. 2, D.Lgs. n. 74 del 2000 e la prospettazione di una diversa qualificazione giuridica del fatto come fattispecie attenuata ai sensi dell’art. 2, comma 3, proposta per la prima volta dal difensore con memoria e in sede di discussione sulla base di decisioni della Commissione tributaria provinciale. (Cass. Pen., Sez. III, 18 maggio 2015, n. 20397)

Amministrativo

Energie rinnovabili: legittimo il cambio di regolazione che porta a una riduzione degli incentivi?

Il Consiglio di Stato evidenzia come soltanto con l’effettiva ammissione alla tariffa incentivante consiste il fatto genetico del diritto al beneficio: mentre in precedenza sussistono soltanto aspettative di fatto riguardanti il rischio e calcolo imprenditoriale dell’imprenditore del settore. (Cons. di Stato, Sez. VI, 8 aprile 2015, n. 1777)

Voto in condotta: non basta un episodio osè in gita scolastica a comprometterlo?

Deve ritenersi illegittimo il verbale di scrutinio finale adottato da un Consiglio di classe, nella parte in cui ha provveduto ad attribuire un voto basso in “comportamento” a un’alunna in ragione di un singolo episodio che l’aveva vista, negativamente, protagonista durante il viaggio di istruzione, e non anche avuto riguardo al comportamento dalla stessa tenuto nel restante periodo scolastico. (T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sez. I, 21 maggio 2015, n. 477)

Osservatori

Onlus ed esenzione contributo unificato: irrisolto il dubbio di legittimità costituzionale?

E’ manifestamente inammissibile, per erronea identificazione della norma censurabile, la questione di legittimità costituzionale della mancata esenzione degli atti di natura giudiziale e processuale delle organizzazioni di volontariato dal contributo unificato. (Corte Cost., 26 maggio 2015, n. 91)

Sanzioni a carico del dipendente pubblico che svolge attività non autorizzata dalla P.A.

Il mancato versamento del compenso percepito dal dipendente pubblico per l’attività svolta senza essere autorizzato costituisce ipotesi di responsabilità erariale soggetta alla giurisdizione della Corte dei conti e conseguentemente sono manifestamente inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Giudice ordinario e dal giudice amministrativo, aventi ad oggetto la norma in virtù della quale detto compenso deve essere versato alla P.A. (Corte Cost., 26 maggio 2015, n. 90)

Ecoreati: in G.U. la legge di riforma dei reati ambientali?

La L. 19 maggio 2015, n. 68 entrata in vigore il recante “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente” costituisce il più rilevante intervento di riforma della normativa di prevenzione e contrasto della criminalità ambientale. Di seguito, una prima, sommaria panoramica delle nuove norme che per la natura e l’eterogeneità di contenuto, e la formulazione non sempre rassicurante sul piano della tassatività, animeranno, in dottrina e giurisprudenza, il dibattito sui rispettivi problemi di interpretazione, anche costituzionalmente orientata, e coordinamento, in particolare, rispetto alle fattispecie fino ad oggi impiegate per la tutela del bene ambiente. (L. 22 maggio 2015, n. 68, – G.U. 28 maggio 2015, n. 122)

Da Pluris Quotidiano Giuridico

Rimani sempre aggiornato sui nostri articoli e prodotti
Mostra altro

staff

Redazione interna sito web giuridica.net

Articoli correlati

Lascia un commento

Back to top button