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Notifica multe via Pec: circolare dal Ministero

Come già annunciato in tema di violazioni al Codice della strada (qui il nostro articolo), si va allargando l’obbligatorietà della notifica via mail a chiunque possegga un indirizzo di posta elettronica certificata (pec). Non più solo le violazioni, ma si va dai verbali fino agli atti a essi collegati (come, per esempio, le ordinanze ingiunzioni). È quanto viene specificato nella circolare 300/A/1500/18/127/9 emanata dal Ministero dell’Interno in data 20 febbraio, a più di un mese dalla pubblicazione del Dm in tema (18 dicembre 2017).
Andranno notificate via pec tutte le sanzioni amministrative che sono parte integrante del verbale e riguardanti l’infrazione stradale contestate. Tra queste, tra l’altro, si specifica che dovranno essere notificate quelle riguardanti il cronotachigrafo, ovvero il dispositivo installato su ogni veicolo commerciale e/o industriale adibiti al trasporto di carichi complessivi superiori alle 3,5 tonnellate (autocarri, autotreni, autoarticolati) o adibiti al trasporto di passeggeri con numero di persone superiore a 9 (autobus, autosnodati).
Per l’invio della notifica, le forze dell’ordine dovranno verificare il possedimento o meno di una pec da parte del destinatario tramite gli elenchi Ini-Pec e Ipa, l’Indice nazionale dei domicili digitali dei soggetti non tenuti ad avere una Pec e il registro generale gestito dal ministero della Giustizia. Tuttavia, non sono stati ancora messi a disposizione strumenti di ricerca massiva per tali tipologie di dati. Per ovviare a tale falla la circolare spiega che si può ricorrere alla notifica solo quando si ha la certezza che il professionista sia tale, senza contare l’interpretazione secondo cui una notifica cartacea è valida anche nel caso in cui sia possibile quella telematica. In questi casi il cittadino potrà richiedere l’abbuono delle spese di notifica.
 

Fonte: IlSole24Ore

 

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