Lavoro e previdenzaNews giuridiche

Stipendio da dipendente al parasubordinato inserito al pari di un subordinato

Tribunale di Bergamo – sentenza n. 386/2022, sez. Lavoro

Il collaboratore parasubordinato che, inserito nell’organizzazione del committente, svolge le stesse mansioni dei subordinati ha diritto alle differenze retributive maturate con lo stipendio da dipendente.

È quanto ha stabilito il Tribunale di Bergamo con sentenza n. 386/2022, con riferimento alle tutele per i rapporti di lavoro parasubordinati previste dal D.Lgs. 81/2015, art. 2, comma 1-bis.

Sebbene la lavoratrice in oggetto avesse un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, tutti gli elementi suggeriscono un inserimento nell’organizzazione pari a un dipendente.

Ulteriore conferma arriva dalla sentenza n. 1663/2020 di Cassazione, con la quale si è stabilito che per applicare la norma sopracitata basta essere in presenza di «taluni indici fattuali ritenuti significativi (personalità, continuità, etero-organizzazione)». La stessa sentenza, poi, precisa che «non ha decisivo senso interrogarsi sul se tali forme di collaborazione, così connotate e di volta in volta offerte dalla realtà economica in rapida e costante evoluzione, siano collocabili nel campo della subordinazione ovvero dell’autonomia, perché ciò che conta è che per esse, in una terra di mezzo dai confini labili, l’ordinamento ha statuito espressamente l’applicazione delle norme sul lavoro subordinato».

Considerato questo precedente, quindi, il giudice ha deciso di accogliere la richiesta della collaboratrice.

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