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Tutela della maternità: si può allattare in pubblico?

Una guarda giurata a tutela della sensibilità degli studenti allontana dall’Università di Parma la mamma perchè allatta al seno il bimbo di due mesi e mezzo. Seguono le scuse dell’Università ai genitori con l’impegno di creare spazi famiglia dedicati all’allattamento, al cambio dei pannolini, ecc. Ma la legge cosa prevede?
In uno Stato improntato al principio di libertà, tutto ciò che non è vietato è consentito. E se invece vi fosse una disciplina interna all’Università di divieto? Questa andrebbe disapplicata.
Infatti le Università sono destinatarie al pari della generalità degli enti pubblici della direttiva 3 febbraio 2017, n. 1 del Ministro Madia per la semplificazione e la pubblica amministrazione.
«La direttiva mira a promuovere azioni positive, comportamenti collaborativi o comunque che non ostacolino le esigenze di allattamento in quanto l’allattamento al seno è un diritto riconosciuto dalla legislazione comunitaria e nazionale, oltre che un diritto fondamentale dei bambini e delle madri che devono essere sostenute nella realizzazione del desiderio di allattare».
Principi di solidarietà sociale e di tutela della maternità e della salute ribaditi anche il 7 aprile 2017 con la sentenza n.163 del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia per la quale la Pubblica Amministrazione deve approntare misure organizzative idonee a consentire di allattare il figlio neonato anche durante lo svolgimento di una prova concorsuale, contemperando così l’interesse pubblico al corretto svolgimento di prove d’esame e l’interesse alla tutela dei diritti fondamentali connessi con lo stato di puerperio.

avv. Andrea Agostini


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