IA e medicina

Immaginate un futuro in cui un computer potrà aiutarvi a rilevare segnali d’allarme della vostra salute prima ancora che ne siate consapevoli. Ecco, quel futuro sta diventando presente. L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando in modo significativo il settore medico e sta portando importanti cambiamenti in diverse aree.
Quali sono le aree di applicazione?
Uno dei campi in cui si sono compiuti i progressi più significativi grazie all’IA è la diagnosi medica. Questo è particolarmente evidente nei settori dell’oncologia, della pneumologia e della cardiologia. L’IA è stata addestrata per interpretare immagini e dati provenienti da una varietà di esami, tra cui radiografie, ecografie, TAC, elettrocardiogrammi e analisi di campioni biologici.
Le immagini rivestono un ruolo centrale in diverse discipline mediche, tra cui dermatologia, cardiologia, oncologia, pneumologia, neurologia e oculistica.
Altre frontiere dell’IA
Un’altra area in continua evoluzione è quella della medicina predittiva, che consente un’analisi più approfondita delle patologie che potrebbero colpire un paziente in futuro. Questo approccio favorisce la prevenzione e l’attivazione di cure preventive per limitare l’impatto delle malattie.
Ad esempio, attraverso la scansione della retina, è possibile monitorare l’evoluzione delle malattie nervose e cardiovascolari, grazie all’osservazione dei capillari (l’occhio rappresenta l’unico punto di accesso visivo diretto ai capillari) e del nervo ottico, affiancandola alla storia clinica del paziente e all’anamnesi familiare.
Interessanti sono anche i sistemi basati sull’IA che supportano i medici, suggerendo il trattamento farmacologico più adatto per una specifica patologia. Come? Attraverso lo studio della storia clinica del paziente e di casi simili, basandosi su prove scientifiche provenienti da pubblicazioni mediche e linee guida attuali.
L’uso dell’IA in medicina comporta dei rischi?
L’uso dell’IA in medicina può comportare alcuni rischi. Uno dei principali è legato alla necessità di addestrare accuratamente i sistemi di IA al fine di ridurre al minimo il rischio di errori, in particolare i bias. Ci sono stati casi in cui l’IA ha commesso errori di valutazione a causa di campioni di dati non rappresentativi.
In generale, è fondamentale comprendere che l’IA non dovrebbe mai sostituire il medico. Le decisioni finali saranno sempre di competenza del professionista e non degli strumenti.
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