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Corte di cassazione: impossibile ribaltare una sentenza in assenza di elementi probanti

Il caso
Nel 2011 il contadino protagonista della sentenza in esame causò un grave incidente ferroviario. Attraversò i binari sulla tratta Palermo-Trapani col suo trattore. Il risultato: impatto col treno proveniente da Palermo, nessuna vittima tra i passeggeri presenti.
L’accusa esaminata dal Tribunale di Trapani fu quella di «Pericolo di disastro ferroviario» a causa di una condotta contraddistinta da negligenza, imprudenza e imperizia. Il contadino, però, venne scagionato in quanto «il fatto non costituisce reato».
La condanna arrivò in Corte di appello: quattro mesi di reclusione e il risarcimento civile dei danni.
La Corte di Cassazione, esaminando con sentenza n. 828/2018 il ricorso mosso dal contadino, si è trovata ad annullare la decisione della Corte di Appello. «Il pericolo di disastro non può essere presunto, ma deve persistere concretamente, in dipendenza della condotta dell’agente». Nel caso in questione, si specifica, la Corte di merito avrebbe dovuto verificare se la violazione della regola cautelare (presunta come violata) avrebbe potuto evitare il pericolo, comunque tenendo conto della modalità dell’incidente. Si deve anche provare la correlazione tra evento e condotta. Secondo la Cassazione, non è avvenuto niente di tutto ciò.
In breve: il ribaltamento di una sentenza, come avvenuto nel passaggio da merito ad appello (assoluzione/condanna), non può avere luogo se le valutazioni fondanti non sono in grado di fugare ogni ragionevole dubbio rispetto a quelle utilizzate in precedenza. A sostenere tutto ciò deve esserci un compendio tale di elementi ed evidenze da riuscire a mettere in risalto oggettive carenze e insufficienze nella sentenza in esame.
Il caso in esame, dice la Cassazione, è un esempio perfetto di cosa non si deve fare. Assoluzione.

Leggi il testo integrale: Corte di cassazione – Sentenza 828/2018

Fonte: IlSole24Ore

 

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