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Commento a sentenza: Tribunale di Vicenza, n. 02/2018

La sentenza n. 2/2018 del Tribunale di Vicenza ha oggetto una separazione coniugale, con reciproca richiesta di addebito esclusivo.
In particolare, per ciò che concerne la vicenda, sia la moglie che il marito asseriscono che il comportamento altrui sia stato la causa scatenante della decisione irrevocabile di pervenire alla separazione.
La moglie addebita al marito un comportamento violento concretizzatosi in insulti e botte, fino al punto di gettarla a terra in preda a eccessi alcolemici.
Il marito, invece, addebita alla moglie un totale disinteresse per il contesto familiare, nonché di aver traumatizzato il figlio per essere stata più volte scoperta nuda, intenta a masturbarsi davanti a una webcam o al telefono con uomini terzi.
Alla luce di tale risultanze, nulla quaestio relativamente alla richiesta di scioglimento del vincolo matrimoniale, prontamente accertato e dichiarato.
Per quanto riguarda l’addebito della sentenza, invece, è bene richiamare la sentenza n. 7321/2005 della Cassazione, secondo cui «le reiterate violenze fisiche e morali, inflitte da un coniuge all’altro, costituiscono violazioni talmente gravi dei doveri nascenti dal matrimonio da fondare, di per sé sole, non solo la pronuncia di separazione personale, in quanto cause determinanti la intollerabilità della convivenza, ma anche la dichiarazione della sua addebitabilità all’autore di esse».
Ciò non toglie, però, che la separazione sia addebitabile anche all’altro coniuge, qualora egli abbia concorso all’intollerabilità della convivenza con il suo comportamento contrario ai doveri nascenti dal matrimonio.
Dopo aver ascoltato la testimonianza traumatizzata del figlio, che suffraga quanto già affermato dal padre, in merito ai comportamenti della coniuge, non è possibile escludere un concorso causale della moglie nella fine della vita coniugale.
Il giudice non può che prevedere l’addebito congiunto della separazione, con affidamento esclusivo al padre.

dott. Michel Simion

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Michel Simion

Dottore in Giurisprudenza, Università degli Studi di Verona. Tesi in diritto costituzionale giapponese, appassionato di letteratura asiatica.

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