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Inps: cassa integrazione per caldo eccessivo

Contano temperatura e sua percezione, luogo di lavoro, materiali usati e tipi di lavorazioni

Se la temperatura è superiore ai 35 gradi e influisce sull’attività lavorativa al punto da doverla ridurre o sospendere, è possibile richiedere la cassa integrazione ordinaria per eventi meteo.

Lo ha puntualizzato l’Inps, ricordando che la richiesta dell’ammortizzatore sociale può avvenire anche con temperature inferiori purché la percezione di queste dipenda dall’attività lavorativa svolta.

Esempi perfetti sono i lavori per la stesura del manto stradale e di rifacimenti di facciate o tetti. In generale, si parla di tutti i lavoratori che devono indossare indumenti di protezione in luoghi non proteggibili dal sole. Si devono anche considerare l’utilizzo di materiali e lavorazioni che non possono sopportare il forte calore.

La domanda

Per inoltrare la domanda, l’azienda deve indicare nella relazione tecnica i giorni di sospensione o riduzione dell’attività allegando il tipo di lavorazione interessato. Non serve produrre alcuna dichiarazione che attesti l’entità della temperatura (compresi i bollettini meteo); questi verranno acquisiti e valutati dall’Inps in base all’attività lavorativa indicata.

Cassa integrazione per casi estremi

L’Inps può riconoscere la cassa integrazione nel caso in cui il responsabile della sicurezza dell’azienda disponga la sospensione dell’attività per rischi alla sicurezza e salute dei lavoratori, indipendentemente dalla temperatura. Il tutto è indicato nella circolare Inps 139/2016 e nel messaggio 1856/2017.

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