La Legge n. 76/2016, che ha scosso le fondamenta del nostro tradizionale diritto di famiglia, introducendo l’istituto delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, prevedeva due successivi adempimenti. Ai sensi dell’art. 1 comma 34, entro 30 trenta giorni dovevano essere emanate disposizioni transitorie necessarie per la tenuta dei registri dell’archivio civile e, ai sensi dell’art. 1 comma 28, entro sei mesi dovevano essere promulgati uno o più decreti legislativi per adeguare le disposizioni dello stato civile, riordinare le norme di diritto internazionale privato ed effettuare ogni altro coordinamento, necessario per consentire il pieno ingresso delle disposizioni della nuova legge in un sistema complessivo che non le prevedeva ed anzi poteva risultare in contrasto con esse.
di Bruno de Filippis – Magistrato, Presidente di sezione
