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Revenge porn: il Garante della privacy potenzia il suo aiuto

Il Garante della privacy sta mettendo a punto una nuova strategia per offrire un aiuto più ampio e immediato contro il revenge porn. L’intenzione è quella di evitare che foto e filmati a sfondo sessuale finiscano in Rete senza il consenso delle persone riprese. Questo è quanto si evince dalla delibera del 18 febbraio.

Stando a quanto dettato dal decreto legge 139, il Garante sa di doversi muovere con 48 ore di tempo dal momento della segnalazione. Per questo è necessario che le risposte alle segnalazioni siano tempestive; in caso contrario, il rischio è che questo materiale intacchi il web al punto tale da diventare impossibile da individuare e rimuovere.

Per fare una segnalazione basterà collegarsi al sito dell’Authority e compilare il modulo in fase di messa a punto.
A quanto pare, questa nuova strategia permetterà al Garante di andare oltre all’azione sui soli Facebook e Instagram come già previsto dagli accordi di collaborazione stretti l’anno scorso.

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Redazione interna sito web giuridica.net

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