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Facebook vs Twitter: le 4 differenze sostanziali per non sbagliare approccio con i clienti

Prima di tutto è bene porsi una domanda: avviene prima la comunicazione attraverso i blog o i social network? Quesito interessante, ma la risposta giusta è decisamente la prima. Nasce prima la comunicazione sul blog. Questo perché prima di comunicare i propri contenuti alle persone è giusto crearli, avere una base solida e sapere quello che si vuole dire. Se si partisse dalla creazione dei contenuti sui social network non avrebbe molto senso. La vera anima delle cose risiede nel blog, aziendale o personale che sia, i social network, come d’altronde dice la parola stessa, sono dei luoghi virtuali dove si creano e fortificano delle relazioni con delle persone. Inutile comunicare se non si ha nulla da raccontare. I racconti vuoti lasciamoli altrove, sicuramente ai vostri clienti non interesseranno e non ci farete di certo una bella figura.
Ogni giorno sempre più persone si iscrivono e i numeri sono importanti. I dati della Global Digital 2018 parlano chiaro. Gli utenti connessi a Internet in tutto il mondo, superano ormai i 4 miliardi. Solo in Italia sono 43 milioni, di cui 34 milioni sono iscritti alle piattaforme social. Impressionante.
Il social più amato a livello internazionale, nonostante i suoi problemi riscontrati soprattutto a causa delle fake news e del cyberbullismo, rimane Facebook, mentre Twitter è sceso quasi a metà della classifica generale che vede a confronto tutti i social più usati nel mondo. A livello nazionale, invece, se Twitter rimane a metà classifica, Facebook viene spodestato per una minima percentuale da YouTube. Un duro colpo per Mark Zuckerberg che ha già parlato delle ultime novità da introdurre nel 2018, tra cui la protezione della community.
I social network presenti sul Web sono davvero innumerevoli, ma ognuno è caratterizzato da un particolare mix di uso, audience e contenuto. In parole povere, ogni social è un luogo a sé stante con persone differenti a cui bisogna rivolgersi in un certo modo.
In linea di massima i social network posso essere distinti in 2 macro gruppi: i generalisti, che sono i social che consentono di condividere e diffondere contenuti di qualsiasi tipo e di qualsiasi formato, come per esempio Facebook e LinkedIn e gli specifici, orientati più sulla diffusione di un singolo contenuto, come per esempio Twitter.
Fatta questa doverosa distinzione, entriamo nel vivo del discorso e vediamo le 4 differenze sostanziali di Facebook e Twitter:

  • timeline vs realtime: visualizzare una pagina Facebook è un po’ come percorrere una timeline, una dettagliata linea del tempo, che raccoglie tutto quello che è stato fatto, detto e pubblicato. Gli utenti di questo social sono più invogliati a visitare una pagina professionale, poiché gli interessa anche quanto detto in passato e non solo nel presente. Per Twitter, invece, la questione è un po’ differente. È un luogo dove si preferisce vivere nel presente, dove i tweet non sopravvivono a lungo;
  • post vs tweet: anche nel modo di approccio e di scrittura esiste una differenza sostanziale. Mentre su Facebook, soprattutto da quest’anno, i post devono essere meno frequenti ma il loro contenuto dettagliato e corposo, su Twitter i tweet, per essere efficaci, devono essere brevi, mirando subito all’informazione che si vuole dare. Se un post di Facebook può sopravvivere nel tempo, un tweet ha brevissima durata (massimo un’ora). Ecco perché, durante la giornata, è bene retwittare, per non essere invisibili in un luogo dove le informazioni volano veloci;
  • social network vs information network: Facebook è senza tempo, dove la cerchia di persone che seguono o a cui piace una pagina aziendale o professionale restano fedeli. Difatti, questo social, è un luogo creato dalle persone per le persone. Twitter, invece, è veloce e immediato, oltre che essere un luogo dove gli utenti vanno per informarsi e dove le informazioni reperite sono più credibili di quelle che si trovano su Facebook;
  • private vs pubblic: nonostante le pagine aziendali o professionali siano pubbliche su Facebook, la privacy è sempre un tema abbastanza “hot” da trattare e ciò incide sulla diffusione delle pubblicazioni. Se un post aziendale o di un professionista viene condiviso da un utente, l’esposizione del post e la sua condivisione è limitata dalle impostazioni della privacy decise dall’utente stesso. Su Twitter tutto ciò non avviene, tutto è pubblico, aperto e trasparente. Un tweet potrà essere retwittato senza aver limitazioni di visibilità.

Come dimostrato, Facebook e Twitter sono due luoghi molto diversi tra loro, i quali hanno una funzione ben precisa. C’è un motivo perché su Twitter esistono i follower e non gli amici. Essendo un social usato principalmente per reperire notizie, un utente sarà più predisposto a seguire persone, o aziende, di proprio interesse. Facebook invece rimane un social più amicale, ma non per questo di minor valore.
Il punto è che ogni professionista che si affida a un social, deve capire e fare tesoro delle distinzioni e delle regole per comunicare.
È bene sempre prefiggersi un obiettivo: chi è il mio pubblico? Come posso fare per raggiungerlo? In quale luogo risiedono le persone di mio interesse?
Iniziare con un’elaborazione di un calendario editoriale per programmare le pubblicazioni sui social, potrebbe essere ottimo per tener sempre sotto controllo la situazione e pubblicare una notizia nel posto giusto al momento giusto.

Arianna Ivana Patelli

Fonti
http://www.fastweb.it/web-e-digital/global-digital-2018-quanti-sono-gli-italiani-connessi-a-internet/
Social media content. Una prospettiva manageriale, a cura di Maria Giovanna Confetto, G. Giappichelli Editore-Torino, 2016, pagg. 97-98

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